tag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post1059846671483462690..comments2022-10-30T00:32:24.829-07:00Comments on FRANCESCO DE STENA artwork: Riflessioni post Lucca! (terza parte)Frankiehttp://www.blogger.com/profile/06673359301525919907noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-56070751386554786142013-05-29T02:30:27.973-07:002013-05-29T02:30:27.973-07:00Ciao Paolo, scusa se ti rispondo in ritardo. Allor...Ciao Paolo, scusa se ti rispondo in ritardo. Allora, il discorso non fa una grinza e sono d'accordo. Però secondo me questa è la conseguenza della situazione commerciale italiana. Mi spiego. C'era un tempo in cui chi si autoproduceva lo faceva con l'unico intento di proporsi al grande pubblico e farsi notare dagli editori (non come se fosse un doppio gioco, una cosa losca). Se i prodotti erano buoni si aveva strada facile e la meta di riuscirci a vivere con questo lavoro non era una chimera. E' successo che il mercato è andato sempre più resringendosi con la conseguenza che il mondo dell'autoproduzione (in maniera allargata diciamo underground) è andato espandendosi a dismisura. Il punto è che questa fetta di autori non viene più considerata dal mercato mainstream (perchè troppo occupati a spartirsi le loro fette di dominio) che portare avanti la propria battaglia da autoproduzione è diventata l'unica possibilità. Massimo rispetto per chi riesce a sopravvivere godendo solo degli scambi che si hanno nelle fiere e dai pochi guadagni (se e quando ci sono) della self area. Però è talmente cambiata la mentalità a tal punto che ci hanno convinti che chi parte da autoprodotto e finisce nel mercato ufficiale è un venduto. Quando in realtà è solo una naturale conseguenza. Non si vive solo di sogni, ma bisogna anche concretizzarli. E come hai detto tu ci sono un sacco di autori superprofessionisti in self area pronti per essere pubblicati ma che appunto restano li perchè le porte restano chiuse. E per me questa è solo un'ingiustizia. però è anche vero che non dev'essere una scusa per nascondere le proprie mancanze. Mi spiego anche qui: è troppo facile dire, ok mi autoproduco il mio lavoro perchè gli editori non mi calcolano di striscio. Innanzitutto bisogna farsi un esame di coscienza e capire se si è ancora carenti in qualcosa. Oppure se si è bravi a disegnare ma in sostanza se si racconta qualcsa di nuovo, di originale, che non si è mai visto. Altrimenti diventa troppo semplice pubblicarsi le proprie cose, senza scontrarsi mai con il lato "vero" di questo mestiere ed essere felici dei dieci acquirenti del nostro prodotto. Per me l'autoproduzione resta una cosa seria e faccio fatica nel vederla come un semplice divertimento per tenere alto il mio ego. si finisce a fare il gioco del mercato mainstream che ci vuole fuori dai canali di produzione ufficiali. Loro rimangono forti sulla loro rocca sicura, e noi continuiamo a fare cose di qualità, ma in disparte, questo non mi piace. Ovviamente se sei un professionista che già si è confrontato col mercato fumettistico e, stanco dei compromessi, vuoi autoprodurti un lavoro tutto tuo, allora è un altro paio di maniche. Ma questo è un altro discorso. Frankiehttps://www.blogger.com/profile/06673359301525919907noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-14580532928349134582013-05-25T03:56:15.710-07:002013-05-25T03:56:15.710-07:00Ciao Frankie ;)
sono in disaccordo con te su alcun...Ciao Frankie ;)<br />sono in disaccordo con te su alcune cose, primo la Self area è bella<br />così perchè è varia sia come modi di interpretrare l'autoproduzione sia per<br />le persone che ci partecipano, secondo me è sbagliato giudicare se sia meglio<br />l'autoproduzione stile manga o quella umoristica, e voler dare una linea per chi <br />si autoproduce (è come dire se questo anno si mette una regola che possono partecipare solo chi disegna in un certo modo e fa quel determinato genere di storia mah) e poi non tutti partecipano con l'intento di approdare da un editore <br />e anche qui andrebbe fatta una distinzione ,da chi vorrebbe andare da un editore come autore o come disegnatore o ecc. e qui entra in gioco <br />un altro aspetto di chi porta alla self un progetto perchè ci crede oppure <br />uno specchietto per le allodole per attrarre qualche editore?<br />Vedi per me ci sono varie sfaccettature nel contesto dell'autoproduzione e non <br />penso come te che sia solo un punto di partenza e non un punto di arrivo, perchè se un autore anche importante vuol fare una storia senza vincoli ne <br />imposizioni l'unico modo è questo , se poi sarà bella o brutta lo decideranno i lettori.<br />E per finire ho visto tanti PROFESSIONISTI o che si definiscono tali che in confronto gli autori della self sembrano autoroni di primo livello.<br /><br />Spero di non essere stato troppo noioso e un grande in bocca al lupo per i <br />tuoi progetti ;)p.https://www.blogger.com/profile/04112315335044661120noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-84607423952755457752013-05-25T02:34:01.636-07:002013-05-25T02:34:01.636-07:00No tranquillo, non sono un underground affamato di...No tranquillo, non sono un underground affamato di fama che ha fatto male i suoi calcoli. Sono un semplice esordiente che vorrebbe trasformare la sua passione in un lavoro retribuito. Niente più, niente meno. <br />Per l'underground sono d'accordo, però i tempi sono cambiati di molto e ultimamente faccio fatica ad associare il termine underground a qualcosa di valido. Vedo più artisti che si menano le pippe da soli pensando a prescindere che hanno qualcosa da comunicare. E se il pubblico non li capisce è perchè loro sono troppo avanti e il pubblico è poco recettivo. Ce ne fossero di nuovi Pazienza insomma! ;)Frankiehttps://www.blogger.com/profile/06673359301525919907noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-35106649422497231222013-05-24T10:59:38.917-07:002013-05-24T10:59:38.917-07:00ciao, i fumetti postati sul blog li ho solo guarda...ciao, i fumetti postati sul blog li ho solo guardati e non letti (odio non leggere in cartaceo)...e secondo me sono anche molto belli!<br />il mio messaggio si riferiva soprattutto a ciò che hai scritto su Lucca, e non era una critica ...semplicemente mi sembrava molto simile ai discorsi fatti da autori underground incazzati col mondo perchè non riescono ad emergere.<br />Detto ciò , mi pare ovvio che solo tu sai se ti riguarda o meno :)<br />in bocca al lupo comunque!<br />PS: su una cosa ho da ridire, l'underground non nasce e muore lì, anzi , raramente quando di estrema qualità e innovazione, abbatte i paletti sociali nonostante le difficoltà e sarcasticamente influenza il commerciale...questa è la cosa che lo rende speciale...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06351312771998434958noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-63486281486859559392013-05-24T01:47:37.058-07:002013-05-24T01:47:37.058-07:00Ciao Michele, voglio premettere una cosa, altrimen...Ciao Michele, voglio premettere una cosa, altrimenti non ci capiamo: fare autoproduzione non significa necessariamente essere "underground". Per me l'underground è un tipo di fumetto che trae origini dalla controcultura e proprio perché tale deve andare contro i parametri del linguaggio fumetto, stravolgerne le regole, essere scomodo. E probabilmente per questi ed altri motivi nasce e muore lì, buono per accontentare i centri sociali, ma non per far discutere il comicdom ufficiale. Se hai sfogliato un po' il mio blog ti sarai accorto che amo profondamente la narrazione a fumetti nel senso classico del termine: leggo in egual modo manga, Bonelli, Comics Marvel e Dc e graphic Novel. Non snobbo nessuno. Semplicemente per assecondare la mia parte creativa ho scelto di approfondire il filone del gotico-horror. Ma come hanno fatto dei grandi prima di me: per citarne alcuni Toppi, Battaglia, Magnus. Solo che ai tempi un autore poteva spaziare tra i generi con nochalance e nessuno gli avrebbe detto niente. Oggi i generi sono stati costretti in categorie che seguono le leggi del mercato, per cui non è il mercato che si adatta all'estro dell'autore, bensì il contrario. Basterebbe che aprissero un po' più di testate a genere (come sta facendo quest'anno la Bonelli con Drago Nero - fantasy - e Gli Orfani - fantascienza). Sinceramente non sento il peso di una croce che mi grava sulle spalle.Frankiehttps://www.blogger.com/profile/06673359301525919907noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-530033137291177516.post-71161766009448848542013-05-23T03:54:01.530-07:002013-05-23T03:54:01.530-07:00secondo me cerchi di darti risposte impossibili, è...secondo me cerchi di darti risposte impossibili, è vero che bisogna crederci ed impegnarsi ma probabilmente i risultati non arriveranno mai.<br />Tu vuoi fare roba underground? Ti definisci un autore underground? Allora non puoi camparci con i fumetti... E non puoi "programmare" una giusta strategia nel proporsi per avere successo...tutti i miti dell'underground anche se famosi sono rimasti underground perchè sono riusciti a rompere le diffidenze che ci circondano , solo esprimendo la propria arte senza scendere a compromessi.<br />Mettiamo che tra 20 anni la gente vorrà leggere tutta roba horror-trasgressiva-psichedelica...sai cosa sarà l'underground? Roba come bonelli e manga per bimbi minchia...<br />la tua è una croce, e sarà difficile portarla...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06351312771998434958noreply@blogger.com